martedì 23 ottobre 2012

Cancro e alimentazione: meglio non bere latte



"Lo zucchero contenuto nel latte, il lattosio, viene scisso nell'organismo ottenendo un altro zucchero, il galattosio. A sua volta il galattosio viene ulteriormente catabolizzato da enzimi (...) quando il consumo di latticini eccede quantitativamente la possibilità enzimatica di catabolizzare il galattosio, questo può accumularsi nel sangue, e può danneggiare le ovaie femminili. Alcune donne possiederebbero inoltre livelli di questi enzimi particolarmente bassi, ed il consumo regolare di derivati del latte può triplicare in loro il rischio di sviluppare cancro ovarico."
Non solo il tumore all'ovaio, ma anche quello allamammella e alla prostata potrebbero avere tra le loroconcause l'uso regolare di latte e latticini.
Sempre Luciana Baroni spiega che la correlazione è presumibilmente riferibile, almeno in parte, ad aumentati livelli plasmatici di un composto denominato Insulin-like Growth Factor (IGF-I):
"Questo fattore, isolato nel latte vaccino, è stato ritrovato a livelli plasmatici elevati nei soggetti che consumino regolarmente latticini. Altri principi nutritivi che aumenterebbero i livelli di IGF-I sono pure presenti nel latte vaccino. Uno Studio recente mostra come soggetti maschili che presentino elevati livelli di IGF-I avrebbero un rischio quattro volte maggiore di sviluppare cancro prostatico, quando confrontati con i soggetti nei quali i livelli di questo fattore siano bassi."
Certo non si tratta di un'equazione matematica latte=cancro, ma i rischi ci sono e andrebbero minimo presi in considerazione.
Ma che c'importa? Intanto la fanfara della grande campagna mediatica si è messa in marcia e strombazza: "Bevete latte, il latte fa bene!"


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